martedì 22 giugno 2010

Storia di un pacco ordinario


Quanto segue è l'ennesima testimonianza della pochezza nostrana, l'ulteriore segnale dell'inciviltà imperante nel Paese, la frustrante riprova dell'inefficienza dei servizi pubblici, è la storia di un bidone, o per meglio dire di un "pacco": un pacco all'italiana.
Domanda: vi è mai capitato di dover spedire della merce oltre confine? Bene, nel caso vi siate rivolti a Poste Italiane, l'avrete senza dubbio fatto utilizzando il popolarissimo, arcidecantato "Pacco Celere Internazionale", veloce, efficiente, tracciabile, poco costoso, oppure vi sarete orientati sui meno noti "Internazionale EMS" e "Quick Pack Europe". Già, ma si dà il caso che esista un'alternativa, obbligatoria per legge, assai meno pubblicizzata perché poco redditizia: il cosiddetto "Pacco Ordinario Internazionale", un animale rarissimo in grave pericolo d'estinzione.
Trovarlo non è cosa facile, per l'avventore di turno; diciamo che abbiate la fortuna/bravura di riuscire a raggiungere la pagina dei tariffari, sul sito delle Poste (http://www.poste.it/azienda/tariffario/). Ecco, da qui, per uscire dalle Alpi dove andreste, voi? "Per l'estero?" Peccato, un buco nell'acqua. Provate invece a rimanere in patria. Il percorso è il seguente, infatti:

In alto a sinistra, "per l'Italia"; "pacchi"; "pacco ordinario"; in basso a sinistra "Pacchi per l'estero".

E...........tadaaaaaaaaaaaan! Come per un prodigio del miglior Houdini, voilà le "Pacco Ordinario Internazionale"; ce l'abbiamo fatta!
Ma quanto costerà, ci chiediamo ora. Be', non credevate fosse mica così facile, spero?! Per saperlo, invece che consultare una semplicissima tabella interattiva (questa è quella messa a disposizione per il "celere": http://www.poste.it/online/paccocelerein/application/privati/index.html), sarà necessario contattare il numero verde dedicato alle spedizioni (803.160), dove, se oserete chiedere spiegazioni, vi risponderanno abbastanza seccati (a me, perlomeno, così è successo...) che la mancata/poca pubblicizzazione del prodotto in questione risponde ad una semplice, precisa "scelta aziendale".
Ah, dimenticavo, il "Pacco Ordinario Internazionale" è poco meno rapido del celere, ma fino a tre volte più economico, e soprattutto, a dispetto di quanto sostenga l'azienda stessa che lo gestisce, assolutamente tracciabile, anche se, dulcis in fundo, solo ed esclusivamente una volta varcato il confine e non certo dalle Poste "in persona", naturalmente, sennò che pacco sarebbe...?!

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