martedì 17 giugno 2008

L'ingiustizia fa 90


Ancora una volta mi tocca, e ne sono ben lieto, scrivere di Marco Travaglio, per quanto da lui stesso riportato sul suo Blog personale (www.voglioscendere.ilcannocchiale.it) in relazione alla legge "imbavagliaintercettazioni", l'ultimo grido, ma putroppo non l'ultima in assoluto, in materia di leggi ad personam, anzi, ad personas, la quale limiterebbe l'uso delle suddette esclusivamente per le indagini riguardanti reati la cui pena massima prevista non sia inferiore ai 10 anni di galera e a 90 giorni la soglia di durata massima degli ascolti, dopodiché caso chiuso, evidentemente. Cito testualmente le parole del giornalista torinese in riferimento alla libertà di espressione, stampa e pubblicazione, diritti meschinamente calpestati da questo decreto-vergogna:

"Personalmente, annuncio fin d’ora che continuerò a informare i lettori senza tacere nulla di quel che so. Continuerò a pubblicare, anche testualmente, per riassunto, nel contenuto o come mi gira, atti d’indagine e intercettazioni che riuscirò a procurarmi, come ritengo giusto e doveroso al servizio dei cittadini. Farò disobbedienza civile a questa legge illiberale e liberticida. A costo di finire in galera, di pagare multe, di essere licenziato. Al primo processo che subirò, chiederò al giudice di eccepire dinanzi alla Consulta e alla Corte europea la illegittimità della nuova legge rispetto all’articolo 21 della Costituzione e all’articolo 10 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo e le libertà fondamentali (“Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche…”, con possibili restrizioni solo in caso di notizie “riservate” o dannose per la sicurezza e la reputazione). Mi auguro che altri colleghi si autodenuncino preventivamente insieme a me e che la Federazione della Stampa, l’Unione Cronisti, l’associazione Articolo21, oltre ai lettori, ci sostengano in questa battaglia di libertà. Disobbedienti per informare. Arrestateci tutti."

Se tutti noi possedessimo soltanto un briciolo del coraggio e dell'integrità di quest'uomo, l'Italia sarebbe un posto decisamente migliore. Questo provvedimento è inaccettabile ed anticostituzionale. Smettiamola, perciò, di accettare supinamente qualunque vessazione ci venga inflitta. Noi siamo un popolo onesto e rispettoso della legge e non sentiamo pertanto alcun bisogno di squallidi escamotages che ci consentano di aggirarla. Ci controllino pure, ci spiino, se necessario, perché non abbiamo nulla da nascondere.

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