domenica 6 aprile 2008

Nella terra di Lope e di Cervantes


Dopo continui, seccanti rinvii, sono finalmente riuscito a varcare le porte del "Teatro de la Maestranza", qui a Siviglia, approfittanto anche del prezzo di favore (10 €) delle entrate che il Comune locale spesso riserva a studenti e/o minori di 26 anni. Architettonicamente l'interno dell'edificio non sembra essere nulla di trascendentale, sebbene si caratterizzi per uno stile sobrio e delicato che a dire il vero non mi è affatto dispiaciuto. Tuttavia, nulla a che vedere con la grandiosità del nostro "San Carlo", o con la raffinata eleganza della "Staatsoper" di Vienna, s'intende, anche perché la Spagna tutto può vantare tranne che una prestigiosa tradizione concertistica. Il programma, in due tempi, era il seguente:

PIOTR ILICH TCHAIKOVSKI: Concerto per piano nº 2 in Sol maggiore
NICOLAI RIMSKY-KORSAKOV: Sheherazade, Op. 35

Se per Tchaikovski non credo ci sia bisogno di alcuna presentazione, un paio di parole le spenderò per il secondo, autore di cui prima onestamente ignoravo persino l'esistenza, ma che d'ora in avanti godrà della mia stima e del mio seguito più accesi. L'opera presentata, la "Sherezade", è liberamente ispirata al ciclo folcloristico-letterario delle "Mille e una Notte"; ed infatti non sfuggono, neanche ad un orecchio profano, le sonorità arabeggianti che caratterizzano la composizione artistica e che reggono le fila dell'intero discorso creativo, un romanzo musicato della durata di circa 45 minuti, dominato da toni maestosi ed avvincenti, che immerge l'ascoltatore in una meravigliosa fiaba d'altri tempi, che mozza il fiato, che conduce la fantasia lontano, e che profuma d'Oriente...

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